Libero e scorretto. Due parole che denotano presunzione.
Essere liberi non è cosa facile. Non credo che vi sia persona che possa coscientemente dichiararlo, senza sapere che bara.
In quanto alla scorrettezza, questa è è molto più facile, ma non così come sembra. Si può essere scorretti in molti modi. A noi non piace quella becera e priva di una certa eleganza. E’ invece gradita una scorrettezza limpida e mai banale.
Qualcosa che non risponda ai canoni del politicamente corretto, ma che non fondi su cattivo gusto e oscenità, sul sentito dire e su luoghi comuni.
Una libertà di espressione manifestata senza filtri, che non confonda il gusto della polemica e dell’essere “contro” vero con l’arbitrio.
Non so se ci riusciremo, ma almeno una volta alla settimana, possibilmente in coincidenza con la domenica, commenteremo un fatto di cronaca, politica o costume, senza tener conto dell’opinione dominante. Liberamente e se necessario, in modo scorretto.
Aperti, evidentemente, a ogni genere di critica.