Non ce la fanno proprio. E’ più forte di loro.
Tanto da farmi ipotizzare che sia necessario disporne in gran quantità per essere ammesso tra i 5 stelle.
Mi riferisco alla capacità dei pentastellati di dire stronzate come fossero vere. Mi riferisco alla loro naturale predisposizione alle affermazioni stupide, sia pure certificate e garantite da qualche occupata posizione parlamentare.
Cominciarono qualche anno fa, (nel 2013) 14 deputati di questo movimento/partito (primo firmatario On. Galinella) che con una proposta di legge (la 1407) chiesero di inasprire le condanne a chi contraffaceva i prodotti alimentari.
Giusta iniziativa, che però scontava nel testo, poi anche motivato nella presentazione in aula, l’accanimento contro “il grano saraceno”, che gli “incolti” grillini scambiavano evidentemente per grano venuto dalle prossimità della Turchia, mentre questo appartiene da secoli alle nostre coltivazioni.
Se al tempo qualcuno, con molta pazienza, non glielo avesse spiegato, oggi, forse, ci saremmo trovati a interrogazioni conto l’insalata russa, la crema catalana o la zuppa inglese.
Ma questo è nulla. Perché al peggio, e alla stupidità grillina, non c’è mai fine. In un crescendo Wagneriano, i pentastellati, si sono distinti in una serie di sfondoni con cui si potrebbe scrivere un libro.
Di quelli umoristici, che a confronto le “formiche” di Gino& Michele, scomparirebbero dalle librerie.
Si va dalle schede riempite dai nostri baldi e profumatamente pagati rappresentanti stellati alla Camera, che nella scheda personale, alla voce Stato civile, hanno scritto “italiano” (On. Gallinella),e più sotto, un altro deputato (uomo), alla stessa voce : “nubile” (On. Ricardo Nuti). Fortuna che una collega (donna) probabilmente per recuperare l’equivoco, nella sua scheda ha scritto: celibe.
Si va ancora dalle interrogazioni sulle scie chimiche (On. Bernini), fino al non conoscere il numero dei Senatori (On. Blundu) e a confondere una fiction sulle sirene con la realtà, tanto da far adombrare un qualche complotto per nascondere alla popolazione l’esistenza di queste creature e farne addirittura un’interrogazione. (On.Tatiana Basilio).
Così, tanto per non farci mancare nulla, ricordiamo, come anche ieri, ci sia stato l’ennesimo errore di due deputati pentastellati, marchiano per la sua gravità e demoralizzante per la provenienza, (uno dei due gaffeur è addirittura il sottosegretario agli esteri, Manlio di Stefano –) con cui si è collocato Beirut, nel cui porto è avvenuta una tremenda esplosione chimica con molti morti e feriti – con la relativa solidarietà verso il popolo libico, dimenticando che Beirut è la capitale del Libano.
Il che sarebbe dire come essere vicini al popolo svizzero per un incendio scoppiato a Parigi…
Detto ciò voglio solo aggiungere che a chi scrive non sfugge che ognuno di noi può sbagliare, e io lo faccio in continuazione. Come molti, se non tutti, riempiamo le nostre giornate di errori, ed è anche naturale che non possiamo conoscere ogni cosa.
Se così non fosse non saremmo umani.
Quindi, quanto detto sopra, non è una critica alla mancanza di conoscenza, o alla possibilità di errare.
No.
Si tratta di un’accusa peggiore, e cioè della mancanza di rispetto che questa gente ha nei confronti di tutti noi.
Perché se è ammesso, come è giusto che sia per tutti, lo sbaglio, questo non deve però essere concesso quando deriva dalla superficialità con cui si affrontano i problemi, dalla improvvisazione con cui si interviene, e dalla sciattaggine con cui si pretende di gestire la cosa pubblica.
Su ogni cosa è sempre necessario approfondire, prima di parlare.
Figuriamoci se non deve farlo chi sta al Parlamento. Figuriamoci se si tratta di un sottosegretario agli esteri.
E’ una questione di rispetto, e il rispetto è tutto.
Scusate se sono stato troppo lungo.
Anzi come ha avuto occasione di dire in un intervento alla Camera l’Onorevole Tripiedi ( 5 stelle scusate se sono stato breve e “circonciso”!.
andrea stopardi (liberoescorretto.blog)